La nascita alla “velocità della luce” del vaccino Comirnaty

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La risposta a quelli che “… io non mi fido. Ci hanno messo troppo poco tempo. Ci vogliono anni per produrre un vaccino! “

di Anthea Palo ed Ermando Maisto (Biochem People)

“Era un sabato mattina, il 25 gennaio 2020, quando Ugũr ricevette un articolo che parlava di una strana polmonite che si presentava sia con casi seri che con portatori asintomatici. Quando vide che Wuhan, il centro dove erano stati registrati i primi focolai, era una megalopoli dotata di aeroporto internazionale e collegata alla Cina e al resto del mondo, si convinse che quella nuova infezione virale avrebbe potuto raggiungere brevemente ogni angolo del pianeta. Ugũr chiamò Helmut Jeggle, il presidente di BioNTech, dicendogli che da quel preciso istante ogni risorsa dell’azienda sarebbe stata dedicata a combattere un virus, che per quanto ne sapevamo non aveva ancora un nome e non era stata diagnosticato a nessun paziente in Europa.” (fonte: Scienziati in azienda di Carlo Barbera)

Uğur Şahin e la moglie Özlem Türeci (voce narrante della vicenda) sono i fondatori dell’azienda farmaceutica BioNTech, nonché i pionieri della tecnologia a mRNA con la quale è stato sviluppato il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech.

A differenza di come si potrebbe pensare, tale tecnologia da tempo veniva utilizzata nella ricerca sul cancro e sulle malattie infettive, come spiega l’immunologa Türeci. Presentata alla conferenza Grand Challenges Annual Meetings a Berlino nel 2018, la tecnologia di BioNTech era coinvolta nell’attuazione di una terapia personalizzata indirizzata a pazienti oncologici, per ottenere “un vaccino contro il cancro”.

L’articolo “mRNA vaccines — a new era in vaccinology” di Pardi e co. pubblicato su Nature Review Drug Discovery nel 2018, già illustrava come le tecnologie a base RNA messaggero potessero rappresentare, grazie ai risultati incoraggianti ottenuti sia su modelli animali che sull’uomo, un promettente approccio alternativo per la formulazione di vaccini per il trattamento di malattie infettive e diversi tipi di tumori.

È dunque per questo che l’azienda BioNTech, dopo pochi giorni dalla notizia, dette il via al “Progetto LightSpeed” (velocità della luce) con lo scopo di sviluppare un vaccino per un potenziale nuovo virus pandemico nel giro di mesi, non anni. Grazie all’équipe di cinquecento persone che lavorava senza sosta, nel giro di un mese, avevano già venti candidati vaccini a base mRNA. Dopo tre mesi, gli scienziati avevano sviluppato un potenziale vaccino, avviato una collaborazione con i giganti farmaceutici Pfizer e Fosun Pharma e iniziato la sperimentazione clinica.

La velocità della sperimentazione e dell’approvazione del vaccino è stata resa possibile grazie all’utilizzo di strumenti a disposizione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA): la Rolling Review (ossia la valutazione dei dati appena disponibili durante gli studi sperimentali), Accelerated assessment e Conditional approval che hanno permesso di ottimizzare i tempi burocratici.

Il 9 novembre 2020 BioNTech e Pfizer hanno annunciato che il vaccino Comirnaty presenta un’efficacia superiore al 90% nel prevenire la malattia. Il vaccino è stato approvato dalla FDA l’11 dicembre 2020 e dalla Commissione Europea il 6 gennaio 2021, un traguardo storico raggiunto in appena un anno.

La storia del vaccino Comirnaty ci dimostra come la scienza e la perseveranza possano condurre a risultati unici, come salvare milioni di vite da un virus pandemico.

Il tempo è una variabile di cui, solo chi conosce realmente le complessissime dinamiche della produzione di un vaccino, può realmente tenerne conto.

Lasciamo, dunque, le osservazioni in merito ai vaccini a persone qualificate, a chi ha la visione complessiva del contesto, a chi esprime la propria opinione basandosi su dati scientifici e non su opinioni personali costruite, magari, riprendendo erroneamente concetti semplicistici riproposti dai media con l’unico scopo di fare audience.

La Scienza è un’altra cosa! La Scienza ha un punto di vista superiore di molti ordini di grandezza al senso comune di vedere le cose come ben rappresenta l’immagine di questo post.

Citando, Ippocrate, il padre della medicina: “Ci sono nei fatti due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.”

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