INTEGRATORI A BASE DI FUNGHI: POTENZIALITÀ TERAPEUTICHE E CRITICITÀ QUALITATIVE

C’è molto interesse intorno ai funghi per le loro numerose proprietà ed effetti benefici sulla salute. Il loro uso nella medicina tradizionale cinese è antichissimo e la loro azione come antinfiammatori fa sì che in Europa essi trovino largo impiego in integratori alimentari, sia come componenti singoli che in combinazione con altri nutraceutici.

Le molecole bioattive sono polisaccaridi e complessi di proteine

Le molecole bioattive presenti sono polisaccaridi e complessi di proteine e polisaccaridi; grazie al contenuto in beta-glucani, che compongono una buona parte della parete cellulare dei funghi, essi intervengono come modulatori della microflora intestinale e agiscono positivamente anche sui livelli serici di colesterolo e glucosio, riducendo il rischio di obesità, diabete di tipo II e malattie cardiovascolari. Alcune famiglie di funghi sono anche studiate per le loro possibili applicazioni in campo medicinale: specialmente quelli della famiglia dei Basidiomiceti (come Agaricus blazei Murill, G. lucidum, Hericium erinaceus e Grifola frondosa) che presentano attività antinfiammatorie e immunomodulanti dovute alla presenza di molecole bioattive, tra cui antibiotici, come la penicillina, e diversi composti antinfiammatori (polisaccaridi, terpenoidi, composti fenolici, gliceridi e altre molecole a basso peso molecolare).

L’uso esteso impone una serie di precauzioni

capsule di integratori alimentari di diverso colore- biochem

integratori alimentari – Biochem

Il mercato dei funghi medicinali annovera dunque moltissimi prodotti. Tuttavia, il loro uso esteso impone una serie di precauzioni, soprattutto da un punto di vista della qualità delle materie prime utilizzate poiché la maggior parte viene prodotta in Cina, paese che ha standard produttivi e normativi diversi da quelli europei. In seguito, infatti, ad uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients e condotto da un gruppo di ricercatori italiani, che ha sottoposto ad analisi una serie di campioni di diversi integratori a base di funghi per valutarne la composizione, sono stati messi in evidenza diversi punti critici:

  • la presenza di aflatossine in concentrazioni superiori rispetto a quelli previsti dalla normativa europea ( 1881/2006);
  • la diversità dei funghi dichiarati in etichetta, in termini di tipologia;
  • una concentrazione di ingredienti funzionali molto diversa tra capsule dello stesso lotto.

 

Necessità di una regolamentazione più stringente

In Europa, com’è risaputo, gli integratori sono considerati alimenti e quindi rispondono alla legislazione comunitaria che prevede limiti ben definiti per una serie di sostanze, tra cui aflatossine e metalli pesanti. Sulla base di ciò e dei risultati dello studio condotto, è dunque emersa la necessità di un controllo, anche tassonomico, dell’origine dei componenti, della loro qualità e di una regolamentazione internazionale aggiornata e più stringente, che sia condivisa tra comunità scientifica ed Autorità Competenti, basata anche su opportuni programmi di monitoraggio della qualità dei materiali reperibili sul mercato. Il tutto al fine di garantire una concentrazione costante degli ingredienti funzionali negli integratori, con l’obiettivo di regolamentare il mercato, garantire la sicurezza dei consumatori e dare vita a forme di commercio strettamente vigilate.

Fonte: Nutrients 2023, 15(3), 776.

 

A chi rivolgersi per avere supporto sugli integratori alimentari?

Biochem Consulting, grazie al suo team di esperti nel settore, può supportare i produttori, importatori e distributori di integratori alimentari, nell’identificazione dei componenti e nel controllo dei limiti massimi ammissibili previsti dai requisiti di legge, valutazione della conformità alla normativa di etichettatura, supporto in fase di importazione dei prodotti, foodvigilanza e fitosorveglianza.

 

Per maggiori informazioni, chiamaci al numero 081.1820.8870, saremo lieti di aiutarti.

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