FITOCOSMESI: SVILUPPO DI NANOCAPSULE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ESTRATTI DI ROSMARINO

di Rossana Capasso

Il Rosmarinus Officinalis è, attualmente, una delle piante medicinali più promettenti per le sue proprietà benefiche; le sue foglie contengono una varietà di composti attivi, tra cui flavonoidi, acidi fenolici e terpeni, che vengono ampiamente utilizzati per la loro attività antiossidante, antiinfiammatoria e antimicrobica.

I principali limiti di utilizzo in campo cosmetico di tali sostanze sono rappresentati dalla loro bassa solubilità in acqua, dall’elevata volatilità e instabilità.

Estrazione dei composti bioattivi

In uno studio di luglio 2022 pubblicato su PubMed, i composti bioattivi del Rosmarino sono stati ottenuti mediante processi di estrazione con esano in modo da preservare le proprietà della pianta, garantendo una buona resa in termini di quantità e un profilo aromatico più vicino all’odore caratteristico del Rosmarino.

L’esano, infatti, estrae efficacemente i composti aromatici e, nel caso dell’estratto di Rosmarino, si è rivelato estremamente utile nell’aumentare il contenuto di acido carnosico e monoterpeni (borneolo, pinene, canfene), che, grazie alla loro azione di scavenging, sono utilizzati come potenziali agenti fotoprotettivi e antinvecchiamento.

Il solvente di estrazione ha un forte impatto sull’attività antiossidante di un estratto vegetale. Sebbene i solventi polari, ad esempio metanolo ed etanolo, siano più adatti per l’estrazione di polifenoli e riflettano meglio il potenziale antiossidante di una pianta, l’estratto di n-esano di Rosmarino ha dimostrato, sulla base di test in vitro, una migliore attività antiossidante rispetto agli estratti polari.

L’estratto è stato, inoltre, valutato per gli effetti inibitori contro i principali bersagli anti-invecchiamento, vale a dire elastasi, collagenasi e ialuronidasi, dimostrando una buona inibizione dose-dipendente dell’attività enzimatica dettata in particolar modo dalla presenza del monoterpene verbenone.

Nanocapsule lipidiche per veicolare l’estratto

L’estratto di esano di Rosmarino ottenuto è stato, in seguito, caricato in nanocapsule lipidiche, a loro volta incorporate in gel mucoadesivi; lo scopo era quello di migliorare il contatto con la pelle, la permeazione e la biodisponibilità dell’estratto.

Le nanocapsule lipidiche, infatti, sono nanovettori a base grassa formati da un nucleo di trigliceridi a catena media, racchiuso in un tensioattivo, e sono capaci di incapsulare composti lipofili; inoltre, le loro piccole dimensioni garantiscono un’elevata permeazione in seguito all’applicazione cutanea. Altri vantaggi derivati dal loro utilizzo includono sicurezza, biocompatibilità, facilità di preparazione e buona stabilità.

Durante lo studio è stato osservato che il gel ha fornito fotoprotezione, ripristinato lo stato biochimico antiossidante, migliorato le caratteristiche istologiche epidermiche e ridotto il livello di marcatori infiammatori e di rughe.

In conclusione, possiamo sostenere che l’estratto di esano di rosmarino, con il suo elevato contenuto di diterpeni fenolici, triterpeni e monoterpeni, ha dimostrato interessanti proprietà antirughe, antiossidanti e cicatrizzanti associate all’assenza di citotossicità, e il suo utilizzo rappresenta per i Produttori di cosmetici un approccio sicuro, efficiente ed economico.

Sulla base dello studio condotto, è inoltre emerso che prodotti per applicazione topica a base di nanocapsule, caricate con l’estratto di esano di rosmarino, rappresentano una strategia promettente in cosmesi, soprattutto grazie alle loro capacità di protezione dai raggi UV e alle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antietà, incoraggiando perciò ulteriori sviluppi in campo cosmeceutico.

I prodotti cosmetici caratterizzati da estratti di origine vegetale, definiti fitocosmetici, stanno espandendo sempre più il proprio arsenale grazie alla crescente consapevolezza, da parte dei consumatori, dei benefici dati dall’uso di prodotti naturali per la cura della pelle. I numerosi studi, volti ad approfondire gli effetti di formulazioni innovative a base di estratti vegetali, hanno reso possibile migliorare le criticità di queste sostanze, talvolta instabili e suscettibili a reazioni di ossidazione e degradazione.

Alla luce di ciò, possiamo affermare che ci sono presupposti estremamente positivi per i Produttori di cosmetici nell’impiego di estratti vegetali per la formulazione di una vasta gamma di prodotti volti a sfruttare le proprietà benefiche delle sostanze naturali, attualmente rese più sicure, stabili e biocompatibili.

 

Fonte: PubMed; Sci Rep. 2022; 12: 13102. Published online 2022 Jul 30. doi: 10.1038/s41598-022-16592-7; Nehal Ibrahim, Haidy Abbas, Nesrine S. El-Sayed, and Heba A. Gad.

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