CERTIFICAZIONE AZIENDALE DI PARITA’ DI GENERE ED ESONERO CONTRIBUTIVO P.N.N.R.

CERTIFICAZIONE AZIENDALE DI PARITA’ DI GENERE ED ESONERO CONTRIBUTIVO P.N.N.R.

Il 28 novembre sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato il Decreto n. 349, adottato il 20 ottobre 2022 dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con i Ministri per le Pari Opportunità e la Famiglia e dell’Economia e delle Finanze.

Il provvedimento definisce criteri e modalità di concessione degli esoneri contributivi per le aziende che conseguono la Certificazione di Parità di Genere. Le organizzazioni che volessero ottenere tale certificazione dovranno definire e applicare la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 e costruire un articolato sistema di gestione che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicators – Indicatori chiave di prestazione). L’applicazione dovrà essere verificata da un ente di certificazione terzo e indipendente accreditato presso ACCREDIA.

La certificazione ha come obiettivo quello di intervenire sul fronte dell’occupazione femminile per evitare ogni possibile discriminazione legata al genere. Le imprese dovranno dimostrare di adottare misure concrete per ridurre il divario di genere rispetto alle opportunità di crescita, alla parità salariale e alla tutela della maternità. In particolare, verranno poste sotto osservazione 6 aree di valutazione:

 – Cultura e strategia;

– Governance;

– Processi HR;

– Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;

– Equità remunerativa per genere;

– Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Per ciascuna area di valutazione sono stati, dunque, identificati degli specifici KPI che dovranno essere monitorati al momento di rilascio della certificazione e nei due anni successivi. Ogni area ha una percentuale specifica nella valutazione e ad ogni indicatore è associato un punteggio. Per il rilascio della certificazione, l’azienda dovrà raggiungere lo score minimo del 60%.

Una volta ottenuta la certificazione, per poter usufruire degli esoneri contributivi, le aziende dovranno presentare esclusivamente per via telematica, apposita domanda all’INPS. Andrà poi autocertificato il possesso della certificazione di parità di genere con la relativa durata di validità e l’assenza di provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro. La richiesta di contributo varrà per tutto il periodo di mantenimento della certificazione ed in caso le risorse risultino insufficienti per coprire tutte le domande ammissibili, il beneficio verrà riconosciuto proporzionalmente ridotto. L’INPS autorizza i datori di lavoro alla fruizione dell’esonero nella misura dell’1% del versamento dei complessivi contributi previdenziali a loro carico, nel limite massimo di 50.000 euro annui, salvo la riduzione in caso di risorse insufficienti a coprire le richieste.

É importante evidenziare che lo sgravio contributivo è solo uno dei vantaggi che la certificazione determina. Infatti, una volta ottenuta, questa consentirà alle imprese di beneficiare di un sistema premiale innovativo ed accessibile a qualsiasi datore di lavoro, indipendentemente dalle dimensioni e dalle soglie di organico. Gli ulteriori benefici previsti riguardano:

– un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;

–  una riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche;

– acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara relativi a servizi e forniture.

Il decreto n. 349 del 2022 prevede, dunque, degli interventi finalizzati alla promozione della parità salariale di genere e della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, in coerenza con gli interventi previsti dal PNRR. L’obiettivo è quello di consentire ad almeno 1.800 imprese, di cui 450 piccole e piccolissime dimensioni, di certificare il proprio sistema di gestione per la parità di genere, entro il 2026.

[Fonte: Ipsoa Quotidiano]

 

Biochem Consulting è in grado di affiancare e guidare le aziende nell’implementazione del sistema di gestione per la parità di genere e supportarle durante l’iter di certificazione, ai sensi della UNI/PdR 125:2022.

 

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